L’ultima carezza, un libro che aiuta a gestire il distacco dal proprio animale.

Articolo pubblicato sabato 27 luglio 2024 – Gazzetta di Parma

Chi ha condiviso un tratto del cammino della vita con un animale, prima o poi deve fare i conti con il momento del distacco.

Difficilmente si è “pronti” a vivere quel dolore, e le abitudini consolidate nel tempo – dalla preparazione della ciotola alla passeggiata, fino alle attenzioni riservate in casa – restano impresse nella routine del proprietario anche a distanza di tempo. E di questo dolore, di come affrontarlo e anche di come prepararsi all’inevitabile distacco, si sono occupati Barbara Alessio, psicologa clinica e psicoterapeuta torinese e Franco Fassola, veterinario esperto in comportamento animale e in interventi assistiti con gli animali, nel libro “L’ultima carezza” (Om Edizioni) dedicato al rapporto d’amore che lega l’essere umano agli animali con cui decide di accompagnarsi per la vita.

E ne parla affrontando l’esperienza, emotivamente molto significativa, della sua perdita. “L’approccio alla morte di un animale ha assunto oggi un aspetto particolare, per l’allungamento della loro vita, per le aspettative legate ai progressi della medicina veterinaria, e per il legame che si instaura con un animale: questi tre fattori inducono le persone a non pensare che la morte è una parte rilevante della vita e arrivano impreparate al momento della separazione fisica dai loro animali – spiegano gli autori -.

La morte di un animale viene “esorcizzata” in tanti modi: negando la possibilità che avvenga, adottando, quando un animale invecchia, un altro animale che ne perpetui la presenza, mentre è importante ricordarli senza essere “distratti” da un altro peloso che ci riempie la giornata. Il ricordo evoca momenti belli, sereni, la nostalgia di un momento che abbiamo passato insieme, che ci riempie di tenerezza. Ma perché si verifiche tutto questo, è necessario prepararci alla assenza del nostro cane o gatto.